Nell’era della globalizzazione, in particolare a partire dagli anni Novanta, il turismo ha assunto una «dimensione globale» in cui ogni località del pianeta è divenuta ‘potenzialmente’ una meta turistica. 

Negli ultimi anni il movimento turistico è cresciuto notevolmente, interessando categorie sempre più estese e differenziate della popolazione mondiale, tra cui le élite dei Paesi emergenti o in via di sviluppo.

Nell’era della globalizzazione, in particolare a partire dagli anni Novanta, il turismo ha assunto una «dimensione globale» in cui ogni località del pianeta è divenuta ‘potenzialmente’ una meta turistica.

Negli ultimi anni il movimento turistico è cresciuto notevolmente, interessando categorie sempre più estese e differenziate della popolazione mondiale, tra cui le élite dei Paesi emergenti o in via di sviluppo.

Con lo sviluppo del fenomeno turistico è possibile identificare una tipologia di turismo ormai diffusa in tutto il mondo: Il turismo di massa.

Il Turismo di Massa coinvolge un massiccio numero di persone che viaggiano nella stessa meta, nello stesso periodo dell’anno, rappresentando adesso la forma di turismo più diffusa ed economica.

In questi ultimi anni però, si sta rafforzando la tendenza a effettuare viaggi per conoscere luoghi, persone, culture, tradizioni e modi di vita diversi dai propri.

La scoperta di antiche civiltà e di tradizioni di popoli estranei alla ‘civiltà occidentale’ costituiscono una motivazione che spinge i nuovi viaggiatori a cercare mete considerate diverse dal loro solito ambiente per entrare in contatto con ‘culture’ e ‘mondi differenti lontani’, come Zanzibar, Kenya, Medio Oriente o America Latina.

Tuttavia, molto spesso il viaggio di un turista verso una destinazione lontana è condizionata da stereotipi, idee e modelli predefiniti.

Anche l’offerta turistica attuale cura molto gli aspetti legati alle tradizioni etniche e culturali di un Paese e spesso vengono organizzati tour e visite in cui le agenzie specializzate – per soddisfare le aspettative dei turisti – propongono a questi ultimi itinerari volti a ‘sperimentare’ gli aspetti tipici di determinati popoli o comunità.

Come succede nel Villaggio di Kfar Hanokdim in Israele dove i turisti possono sperimentare l’ospitalità beduina, dormendo nelle tende, mangiando cibi tradizionali, partecipando alle cerimonie della comunità e alle escursioni con i cammelli.

Il turismo di massa tradizionale: alla ricerca di luoghi esotici, autentici e incontaminati

Il turista di oggi, in particolare colui che abita nelle città frenetiche del mondo occidentale, in particolar modo in Europa, è alla ricerca di luoghi esotici, di paesaggi naturali incontaminati da esplorare come le oasi di un deserto, la savana, spiagge paradisiache che orlano isole oceaniche, barriere coralline di un mare tropicale o vette di imponenti catene montuose.

Nell’ultimo periodo, una delle mete più desiderate dai nuovi turisti è il Marocco.

Il Marocco è un paese nord africano collegato all’Europa da un importante porto che facilita l’entrata.

Il Marocco è un paese ricco di bellezza dove ogni strada vive di un’architettura ricca di dettagli e colori, bazar e souk traboccanti di vita, negozi artigianali in ogni angolo, odori invitanti e spezie che fanno venire l’acquolina! I fortunati viaggiatori che si avventurano in Marocco vengono premiati da scenari spettacolari, cascate maestose e spiagge da sogno.

Le mete preferite sono le città imperiali, infatti Il patrimonio culturale marocchino si concentra principalmente nelle quattro città imperiali:

  1. Rabat: «capitale moderna e città storica». È la capitale del Marocco dal 1912, ma conserva testimonianze delle antiche civiltà fenicia e romana, oltre a imponenti architetture di epoca coloniale. Molto importante anche la medina in cui si trovano numerosi prodotti dell’artigianato marocchino, che è uno dei più variegati del Maghreb.
  2. Fès: è la più antica città del Marocco e conserva un patrimonio architettonico e monumentale di notevole valore, tra cui la moschea Kairaouine, una delle più antiche e grandi dell’Africa.
  3. Meknès: ricca di importanti siti storici e archeologici tra cui rovine romane.
  4. Marrakech: importante e antica città culturale.

Gli introiti derivanti dal turismo sono notevoli e in continua crescita grazie agli oltre dieci milioni di visitatori stranieri annui. Questo dipende anche dalla situazione di stabilità politica che caratterizza il Marocco e dalla buona rete stradale e autostradale; alta velocità ferroviaria in fase di realizzazione.

La globalizzazione ha cambiato l’esperienza del viaggio, indebolendo il ‘confronto culturale’. Nell’era della globalizzazione il turismo si sta espandendo sempre di più grazie all’evoluzione e alle innovazioni dei trasporti e alla affermazione di internet, che ha reso possibile organizzare direttamente e ‘personalizzare’ il proprio viaggio attraverso siti web mediante i quali si possono prenotare facilmente da casa strutture ricettive di qualsiasi tipologia, biglietti aerei, ristoranti, ingressi ai musei, ecc.

Con la globalizzazione il ‘mondo è divenuto più piccolo’ e questo ha agevolato l’esperienza del viaggio.

Tuttavia, la globalizzazione ha anche cambiato l’esperienza del viaggio: con la globalizzazione culturale, ossia l’affermazione del modello culturale occidentale, si sono ridotte le differenze tra gli stili di vita. Ad esempio: nelle capitali di quasi tutto il mondo si possono trovare le stesse catene internazionali di hotel, di fast food, oltre a negozi dei brand più noti della moda, dell’elettronica, ecc. Si possono mangiare gli stessi piatti ovunque (pizza, spaghetti, sushi), bere caffè e cappuccino, ascoltare le stesse canzoni pop anglo-americane del momento, ecc.

Questo perché negli ultimi tre decenni, l’incessante evoluzione tecnologica delle telecomunicazioni (collegamenti satellitari, internet, smartphone, ecc.) ha determinato la possibilità di trasmettere e ricevere quasi ovunque nel mondo informazioni, immagini, filmati, trasmissioni, ecc.

Questo fenomeno ha favorito il processo di globalizzazione culturale, cioè la diffusione e uniformazione su scala mondiale della cultura occidentale del consumo. Essa è basata sull’attrazione per i prodotti di massa per i mondi dello spettacolo e dello sport, condivisa ormai da miliardi di persone. Le opinioni, i gusti, le mode, i marchi commerciali, i programmi televisivi, gi sport, i film e le star dello spettacolo tipici della civiltà occidentale sono veicolati in tutti i continenti tramite i mass media.

Nel quadro attuale della globalizzazione culturale non bisogna comunque pensare che siano scomparse le culture tradizionali che storicamente si sono formate nel corso dei secoli. Tuttora si possono distinguere alcuni grandi ‘spazi culturali’ come quelli delle civiltà arabo-islamica, indiana, cinese, giapponese, dell’Africa “nera” o delle civiltà amerindie, ecc. Tali civiltà si caratterizzano per elementi fondamentali come la lingua, la religione, le tradizioni artistiche e letterarie, ecc. A loro volta queste ‘aree culturali’ ospitano centinaia di etnie, comunità culturali, con caratteristiche peculiari e inconfondibili.